Viviamo in un clima di incertezza continua , mille domande affollano la nostra mente. Quando torneremo “normali”? Questa quella che ci ossessiona maggiormente, quella a cui vorremmo dare una risposta nell’immediato.
Ma il virus bastardo sembra indietreggiare solo a piccoli passi, troppo piccoli.
Un’incertezza mondiale che ha coinvolto anche il calcio.
Campionato da riprendere o da sospendere?
L’interruzione sembrerebbe, al momento, sono una decisione estrema, ricominciare però, non sarebbe del tutto privo di conseguenze.
Da prendere al vaglio ci sono i contratti e soprattutto il calendario.
Non nascondiamoci dietro un dito: proseguire la stagione per portarla a termine, non è roba facile da gestire.
Stravolgimenti in ogni dove, temperature alte, tour de force con partite ravvicinate.
Altrettanto dolorosa e complessa, sarebbe la decisione di uno stop definitivo.
Chi va in Champions? Chi in Europa League? Chi retrocede? Chi approda in Massima Serie?
Playoff? Idea che parrebbe essere stata scartata già a monte.
Lo Scudetto potrebbe restare nel cassetto, ma non è il primo punto sulla lista a fronte di tutte le altre questioni che sarebbero in sospeso.
Insomma, una decisione che non scontenti nessuno ancora non è stata tirata fuori dal cassetto.
Butterfly effect..Un caos che avrebbe ripercussioni anche sulle stagioni future. Come ha raccontato giorni fa La Gazzetta dello Sport, ci sono parecchie voci sulla lista che tormentano la Lega di Serie A.
Per finire i giochi entro il 30 giugno, ci si dovrebbe allenare dopo metà aprile e riprendere a giocare il 7 o 16 maggio, costringendo i club a una gara ogni tre giorni. 
Conte non ha proferito ancora parola sulle cessate restrizioni sociali, commerciali e sportive, ma al momento è quasi utopico solo il pensiero di una ripresa entro il mese di aprile.
Ceferin dal canto suo, non ha dichiarato una scadenza o un limite ultimo, “si giocherà anche a luglio e agosto”, così racconta la nota ufficiale della UEFA diramata ieri.

E se…..
E se l’opzione di finire il campionato in estate si rivelasse percorribile, servirà un permesso della Fifa per prolungare i contratti dei giocatori in scadenza al 30 giugno.
Inoltre servirebbe una proroga per la presentazione dei bilanci dei club. 
Altro dettaglio, non troppo piccolo, riguarda il calciomercato e le due sessioni di questo.
Finita la stagione con l’assegnazione delle coppe, si vagliano finali a luglio o addirittura in agosto, c’è tempo per gestire una breve pausa con annessi ritiri e poi comincerebbe la nuova stagione.
Noi stiamo qui e chiacchieriamo mentre del “doman non v’è certezza”, ci chiediamo come e soprattutto SE, è realmente possibile finire il campionato.
Purtroppo la decisione è in mano al coronavirus e sarà solo questo a dettare i tempi.

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